Struttura dei capelli

I capelli sono composti da una parte visibile (fusto), una non visibile inserita nel cuoio capelluto tramite il follicolo pilifero (radice) e quella più profonda contenente le cellule germinative (bulbo).

In sezione orizzontale la loro struttura presenta tre zone concentriche che sono:

  • midollo
    corrisponde alla porzione più interna, formata da cellule vive la cui funzione è quella di dividersi continuamente per consentire la sua crescita;
  • corteccia
    è lo strato intermedio, responsabile dell'effetto voluminizzante del capello;
  • cuticola
    rappresenta la parte più esterna costituita da cellule strettamente unite tra loro con un aspetto embricato.

In posizione adiacente al follicolo pilifero si trova una ghiandola sebacea che secerne una sostanza grassa con funzione protettiva (sebo).
La principale componente dei capelli è la cheratina, contenente elevate percentuali dell'aminoacido cisteina molto ricco di zolfo; a livello della cuticola è presente la melanina, il pigmento responsabile della colorazione della capigliatura.

Ciclo vitale del capello

La vita del capello corrisponde al ciclo follicolare comprendente tre distinte fasi, che sono:

  • crescita (anagen)
    in questo periodo si assiste a un'evidente proliferazione cellulare dentro al follicolo pilifero con conseguente allungamento del capello, con una durata che può variare da 2 a 7 anni;
  • involuzione (catagen)
    in questa fase il follicolo è inattivo e il capello non cresce per un lasso di tempo che va da 2 a 3 settimane;
  • riposo (telogen)
    durante telogen e per circa tre mesi si verifica una completa inattivazione del follicolo, all'interno del quale il capello risulta bloccato da legamenti intercellulari.

La durata media del ciclo vitale varia da due a sette anni e viene influenzata da fattori ormonali, da stress, da varie patologie e dall'azione di alcuni principi farmacologici.

Caduta dei capelli 

In condizioni fisiologiche è assolutamente normale perdere una certa quantità di capelli, che non deve superare un centinaio ogni giorno; una perdita maggiore costituisce un sintomo da non sottovalutare dato che può rappresentare l'inizio di un disturbo metabolico.

Vi sono numerosi fattori predisponenti alla caduta dei capelli e precisamente:

  • la stagionalità
    primavera e soprattutto autunno sono i due periodi dell'anno in cui si verifica un'abbondante caduta dei capelli;
  • sesso
    negli uomini il fenomeno è più evidente rispetto alle donne;
  • stato di salute
    alcune patologie comportano la perdita dei capelli;
  • trattamenti d'igiene
    lavaggi o spazzolature troppo aggressive possono provocare traumi meccanici con successivo distacco dai follicoli;
  • densità
    il differente numero di capelli influenza anche la loro perdita;
  • fattori genetici
    esiste una componente ereditaria per l'insorgenza di questo disturbo.

Il fenomeno della caduta dei capelli di solito esordisce con gradualità, manifestandosi dapprima con un iniziale diradamento che tende a progredire nel tempo ampliando le aree cutanee interessate.

Che cosa si intende per calvizie

La calvizie (alopecia) è un problema che riguarda il progressivo diradamento del cuoio capelluto e che colpisce circa l'80% degli uomini e il 50% delle donne.
La sua forma più comune è la calvizie androgenica accompagnata solitamente da un'abbondante produzione di forfora e di sebo.

Questa alopecia insorge dapprima come una stempiatura frontale e apicale che risparmia le tempie e la nuca per poi diffondersi al resto del cuoio capelluto.
In seguito al rallentamento funzionale dei follicoli atrofizzati, i capelli non sono più in grado di allungarsi e si depigmentano fino a diventare invisibili provocando l'insorgenza delle tipiche aree alopeciche.

La calvizie telogenica è una forma reattiva a stimolazioni stressanti che possono coinvolgere sia il corpo che la mente e che, per questo motivo, contribuiscono alla genesi psico-somatica del disturbo, molto più frequente nel sesso femminile.
La calvizie femminile implica una caduta dei capelli localizzata soprattutto sulle tempie, con tendenza a propagarsi verso l'interno e dipendente da influenze ormonali da parte del diidrotestosterone.

Anche in questo caso l'influenza della sfera psico-emotiva svolge un ruolo di primaria importanza, insieme a condizioni tipiche della vita della donna, come gravidanza e allattamento durante cui il ciclo vitale del capello subisce notevoli alterazioni.

Trattamenti per la caduta dei capelli

Per impostare un efficace trattamento in grado di arrestare questo disturbo è necessario identificare con precisione la sua eziologia, effettuando una visita tricologica presso uno specialista del settore (dermatologo).

Bisogna considerare che quanto più precocemente si interviene, tanto maggiori sono le probabilità di successo terapeutico e che pertanto è consigliabile non sottovalutare mai questa problematica.

Per il contrastare la caduta dei capelli si possono utilizzare trattamenti ad uso locale (topico) e/o integratori alimentari.

Trattamenti ad uso topico: 

Un presupposto di fondamentale importanza per limitare il problema della caduta dei capelli è quello di utilizzare prodotti di ottima qualità per l'igiene dei capelli, scegliendo shampoo delicati e poco aggressivi e facendo attenzione alla loro composizione chimica che deve sempre rispettare il pH del cuoio capelluto.

Di solito l'iter terapeutico prevede inizialmente l'impiego di prodotti per uso topico, come lozioni o unguenti, da applicare localmente su cuoio capelluto tramite massaggi circolari fino a completo assorbimento.

Il minoxidil, tra i farmaci senza obbligo di ricetta, è il principio attivo maggiormente utilizzato in quanto ha dimostrato di stimolare la crescita di capelli in individui affetti da alopecia androgenica.

In ambito fitoterapico vi sono numerose possibilità d'intervento mediante lozioni contenenti principi attivi di derivazione vegetale.

L'olio essenziale di timo, grazie alla sua elevata concentrazione di timolo, linalolo e pinene che svolgono un'efficace attività balsamica, trova largo impiego per trattare la calvizie androgenica.

L’ olio essenziali di limone, rosmarino e ginepro, svolgono invece un’azione antiossidante e stimolante il cuoio capelluto.

Alcune soluzioni acquose a base di ortica, luppolo, alga laminaria hanno la funzione di stimolare il cuoio capelluto fortificando i capelli in crescita e ritardando la caduta.

Integratori alimentari: 

Per migliorare l’efficacia dei trattamenti ad uso topico è consigliata l’assunzione di opportuni integratori utili ad apportare all’organismo gli elementi necessari al fine di migliorare la bellezza e la qualità dei capelli.

Queste sostanze, oltre a contrastare la caduta, rallentano l’invecchiamento dei capelli che diventano opachi, sottili, senza tono e si spezzano facilmente, facilitando il diradamento e la caduta. Tra le principali troviamo:

Vitamina A, E e Biotina, elementi che proteggono il bulbo pilifero e aumentano la produzione di cheratina.

Vitamine del gruppo B, aiutano il metabolismo dei micronutrienti tra cui proteine e partecipano alla normale sintesi di cisterna, amminoacido costituente la cheratina dei capelli; inoltre aiutano la regolare attività ormonale.

Serena Repens e acidi grassi Omega 3-6-9, per frenare l’invecchiamento del bulbo pilifero.

Vitamina E, Zinco e polifenoli, potenti antiossidanti per combattere la rottura della fibra capillare e per impedire la formazione delle doppie punte.