Solari e Scottature

Con l'arrivo della bella stagione le persone iniziano ad esporsi al sole e sebbene questa scelta sia molto salutare perché consente di assorbire vitamina D, essenziale per fissare il calcio alle ossa, se ci si espone in modo incauto può generare scottature. Per evitare questo inconveniente è bene utilizzare la protezione solare.

Cosa sono le scottature solari

Le scottature solari sono lesioni alla cute dovute a un'esposizione prolungata e intensa ai raggi solari senza l'uso di protezioni solari.

La pelle scottata produce un dolore piuttosto intenso commisurato al grado di ustione, inoltre la pelle appare arrossata e possono formarsi delle bolle e in alcuni casi può insorgere anche la febbre.

L'esposizione eccessiva al sole porta anche l'invecchiamento cutaneo e una prematura comparsa delle rughe, di macchie o altre alterazioni cutanee, come le cheratosi attiniche.

Per evitare tali effetti nocivi tutti i dermatologi consigliano di usare quotidianamente prodotti cosmetici con filtro di protezione; anche la classica crema idratante quotidiana usata in città dovrebbe avere questo filtro.

Le scottature solari oltre a provocare danni nell'immediato possono avere anche ulteriori conseguenze, infatti un'incauta esposizione ai raggi UV può portare nel corso degli anni alla formazione di melanomi, una forma tumorale piuttosto aggressiva.

Cosa sono i solari e come sono formati

L’ingrediente fondamentale di qualsiasi prodotto pensato e studiato per proteggere la nostra pelle dai numerosi danni che l’esposizione alle radiazioni ultraviolette (UV) comporta è il filtro solare.

Cosa sono i filtri solari

L’articolo 2 del Regolamento CE n.1223/2009 sui prodotti cosmetici definisce i filtri solari come “quelle sostanze destinate esclusivamente o prevalentemente a proteggere la pelle da determinate radiazioni UV attraverso l’assorbimento, la riflessione o la diffusione delle radiazioni UV.”

Quindi tutti i filtri UV sono in grado di assorbire, riflettere o diffondere le radiazioni UV ma non tutti con le stesse caratteristiche. Da qui deriva la classificazione dei filtri solari in:

  • Filtri chimici (o organici)
  • Filtri fisici (o inorganici).

Filtri chimici

Vengono definiti filtri chimici (o organici) tutti quei filtri solari aventi atomi di carbonio nella struttura chimica ed in grado di assorbire in modo selettivo le radiazioni UV.

Essi assorbono l’energia della radiazione e la emettono sotto forma di altra energia, non pericolosa per la pelle.

La selettività nei confronti dei raggi UV e il non assorbimento della radiazione visibile sono le caratteristiche che li rendono trasparenti.

Quando si utilizza un solare contenente solo filtri chimici, infatti, sulla pelle non rimane alcuna traccia visibile.

In base alla loro capacità di assorbire una determinata radiazione UV, i filtri chimici vengono suddivisi in:

  • Filtri UVA;
  • Filtri UVB;
  • Filtri ad ampio spettro (sia UVA che UVB).

Filtri fisici

Sono dei pigmenti opachi che agiscono principalmente riflettendo le radiazioni UVA e UVB.
Tra i più noti, ammessi dal Regolamento 1223/2009, troviamo il biossido di titanio e l’ossido di zinco.

Le particelle dei filtri fisici hanno dimensioni tali da riflettere, oltre alle radiazioni UV, anche la luce visibile e questo determina il cosiddetto “effetto bianco” che persiste dopo l’applicazione.

Per ovviare a questo effetto si stanno sviluppando filtri fisici con dimensioni molto piccole, tali da riflettere solo i pericolosi raggi UV ed eliminare l’effetto bianco.

Come scegliere i solari
Il criterio di scelta del solare più adatto si basa sul nostro fototipo cutaneo di appartenenza e del nostro tipo di pelle.

E’ più indicato un prodotto ad ampio spettro, in grado quindi di coprire tutta la fascia dei raggi UVA e UVB: dal momento che difficilmente si raggiungere questo intento impiegando un unico filtro, generalmente nei prodotti solari si utilizzano miscele di filtri fisici e chimici. I solari in commercio sono numerosi e si distinguono non solo per il marchio, ma anche per il grado di protezione, infatti in base alla tipologia di pelle è necessario utilizzare prodotti con filtri diversi.

I fattori di protezione sono indicati con la sigla SPF, cioè fattore di protezione solare. In commercio sono disponibili solari con filtro:

  • fattore di protezione 50+ in grado di schermare quasi totalmente i raggi UV e quindi di proteggere la pelle in modo completo. L'uso di questi, oltre ad essere indicato nel caso in cui si abbia una pelle molto delicata, è consigliato anche nel caso in cui in inverno si lavori ad alta quota, ad esempio per i maestri di sci. Generalmente il filtro 50+ viene consigliato a chi ha la pelle molto chiara con lentiggini, capelli biondi o rossi e con occhi chiari, questi fototipi infatti hanno solitamente la pelle più delicata e proprio per questo potrebbe essere maggiormente soggetta a scottature in caso di lunga esposizione al sole. Viste tali caratteristiche è la protezione consigliata anche ai bambini;

  • fattore di protezione 30 - 50: i solari con questo fattore sono definiti ad alta protezione. Possono essere utilizzati da coloro che per lavoro sono esposti per molte ore al sole, inoltre sono consigliati a chi ha un colorito medio, capelli castani o biondo scuro, occhi scuri. In alternativa possono essere applicati anche da chi ha un colorito molto chiaro, ma solo dopo i primi giorni di esposizione al sole con un fattore di protezione 50+. Ciò perché la pelle ha già prodotto una certa quantità di melanina e quindi è meno delicata e più protetta;

  • fattore di protezione 15 - 20 - 25: in questo caso si tratta di protezioni che possono essere definite medie; sono adatte a coloro che hanno già un colorito piuttosto scuro, oppure dopo molti giorni di esposizione con l'uso di protezioni più elevate.

I dermatologi sconsigliano di utilizzare un fattore di protezione inferiore rispetto a 15, questo perché potrebbe essere molto blando. In commercio sono comunque disponibili prodotti con SPF 6 e 10.

Come utilizzare i solari per prevenire le scottature

  1. applicarli uniformemente su tutte la zona di pelle esposta
  2. ripetere l’applicazione più frequentemente man mano che si abbassa il SPF ed ogni qualvolta si fa il bagno
  3. applicarli anche se il cielo è coperto; i raggi UV non vengono schermati dalle nuvole

Infine, l’utilizzo del doposole ha l'obiettivo di dare sollievo alla pelle dopo l'esposizione solare e alleviare i fastidi, ma non sono una protezione e non eliminano i danni causati da un'incauta esposizione.