Un’alterazione del metabolismo che comporta un incremento di zucchero nel sangue (glicemia) per l’azione insufficiente dell’insulina, un ormone proteico.
L’insulina è prodotta nel pancreas e ha il compito di regolare i livelli di zucchero nel sangue, permettendo la sua trasmissione alle cellule. All’origine del diabete c’è quindi una carenza o disfunzione dell’insulina. Nel diabete di tipo 1, una reazione autoimmune distrugge le cellule del pancreas che producono insulina, riducendone la quantità nell’organismo. Questa forma insorge generalmente prima dei 30 anni d’età. Nel diabete di tipo 2 l’insulina è normalmente presente, ma l’organismo ne impedisce l’azione. Questa forma insorge dopo i 30 anni ed è comune in pazienti anziani e negli individui obesi. Una forma transitoria di diabete può manifestarsi in gravidanza.
Il diabete di tipo 1 ha manifestazioni brusche e acute: le più comuni sono lo stimolo frequente a urinare e la sensazione di sete per compensare i liquidi persi, poiché per smaltire lo zucchero in eccesso con l’urina i reni richiedono maggiori quantità d’acqua. La perdita di zuccheri stimola l’appetito, spingendo il paziente a eccessi alimentari. Possono manifestarsi anche offuscamento della visione, disidratazione, debolezza e nausea. Il diabete di tipo 2 può non manifestare sintomi per lungo tempo o manifestare sintomi modesti.