L’Epatomegalia descrive la condizione patologica dell’organo che si presenta ingrossato e pertanto ha dimensioni al di fuori degli standard clinici. L’Epatomegalia non va confusa con la Steatosi epatica, ovvero l’accumulo, anomalo, di grasso e trigliceridi all’interno delle cellule.
L’origine di questa alterazione va ricercata nella causa scatenante, ovvero nella patologia che riflette i sintomi. L’Epatomegalia può essere indotta da problematiche come cirrosi, emocromatosi, epatite, insufficienza cardiaca congestizia, mononucleosi, tumori, leucemia, toxoplasmosi, sifilide. L’utilizzo smodato di alcuni farmaci - quali il paracetamolo, gli antibiotici e le statine - nonché l’assunzione di alcool in dosi esagerate sono fattori di rischio che concorrono allo sviluppo della sindrome.
Nella stragrande maggioranza dei casi i soggetti con Epatomegalia non lamentano gravi disturbi. In alcune circostanze l’ingrossamento della ghiandola è invece associato a stati d’affaticamento cronico, colore della pelle e della sclera oculare tendente al giallo, difficoltà digestive, forti dolori addominali, feci chiare e mancanza d’appetito.